3 cose per migliorare il vostro blog prima della fine dell’anno

3 cose per migliorare il blog

Siamo vicini, vicinissimi alla fine dell’anno e per me questo è sempre momento di riflessione su quello che è stato e pianificazione del futuro.

Una delle cose che mi piace di più fare è una gran bella pulizia digitale: oggi ad esempio ho cancellato 50 giga di roba inutile dal computer, rivisto il contenuti del mio Dropbox, iniziato a fare l’agenda dei corsi 2015 e messo giù le prime parole del mio business plan per il 2015. Tra le azioni di comunicazione c’è il restyling di questo sito: ci metterò qualche mese, ma intanto mi sono venute in mente tre cose che puoi fare anche tu oggi per iniziare bene il nuovo anno.

Sistemare la barra laterale

Una delle cose che noto in tutti i siti che hanno qualche anno è la totale disarmonia (e diciamolo pure, bruttezza) delle barre laterali. Si inizia mettendo un badge a un’iniziativa a cui si partecipa e si finisce con avere 10 grafichette di colori e dimensioni diverse, inframmezzate da archivi di post per anno – inutili, nessun lettore sa quando abbiamo scritto un determinato articolo! – form di iscrizione a newsletter e pulsanti social media scaricati da non so dove.

Stop! Rimettete mano alla barra laterale e datele un senso. Mettete informazioni che siano utili ai lettori: a meno che non abbiate sponsor generosi o un giro di centinaia di migliaia di lettori al mese che permettono di far diventare redditizie le campagne pubblicitarie, fate diventare la barra laterale un’area di servizio che serva al vostro lettore per muoversi più facilmente all’interno del sito. E se proprio non potete fare a meno di avere badge, blogroll e altre amenità andate alla prossima sezione e leggete cosa potete fare per migliorare l’aspetto del blog.

Due font, due colori e via

Da quando si possono scegliere più di 600 font su Google Font gli orrori che si vedono in giro si sono moltiplicati: blog che usano 10 font, font illeggibili (non tutti i font sono fatti bene e si vedono allo stesso modo sui diversi monitor e dispositivi), font arzigogolati manco fossero gli inviti di nozze di Prince William. Sul tema font a volte penso che “stavamo meglio quando stavamo peggio”: quando si potevano usare solo 6 font sui browser il peggio che poteva capitare era il Comic Sans… Lo so, la tentazione è forte: ma siete sicuri che Cabin Sketch sia un font rilassante per gli occhi? O non siete stufi di vedere Amatic ovunque, anche sui furgoncini di Poste Italiane? Il mio consiglio è: guardate i font più scaricati, cliccate su “Pop out” e controllate i font pairings consigliati da Google Fonts.

Google Fonts - Pop out

Evitate quelli molto arzigogolati (anche se popolari) in modo che il lettore possa godersi i contenuti senza sforzare la vista. E considerate che tutti i font molto connotati vengono riconosciuti da tutti e stufano molto in fretta (Pacifico I am looking at you!)

Google Fonts - Pairings

Stesso discorso vale per i colori: c’è un motivo se da centinaia di anni si studia e si applica la teoria del colore! Che sia una palette di colori analoghi o contrastanti non importa, il loro abbinamento deve essere armonico. Non è facile abbinare i colori e più ce ne sono e più diventa difficile: quindi scegliete un colore dominante e trovate un colore che funzioni in coppia con lui usando Adobe Kuler.

Adobe Kuler

Nel riquadro di mezzo mettete il codice del colore scelto (RGB, esadecimale o CMYK) e poi guardate le diverse regole colore proposte. Una volta che trovate il colore secondario, eliminate tutto l’arcobaleno che avete nel sito e concentratevi su questi due: il mio consiglio è usare sfondo bianco, testo nero o grigio molto scuro e dosare i due colori nei diversi elementi del sito (titoli post, link, sfondo titoli barra laterale…).

Usate i tag HTML come si deve

Temo ci sia un’incomprensione sull’uso di WordPress e Blogger come Word. È vero che l’editor dei post ha delle somiglianze, e meno male! Così è più facile imparare ad usare le piattaforme di blogging, ma la scelta del grassetto o dei titoli non si limita all’aspetto grafico.

I diversi elementi HTML seguono una gerarchia precisa e secondo questa vengono letti dai motori di ricerca.

Scegliere un Titolo 2 non è quindi solo “metto il verde nel titolo 2 e lo faccio grande X, mentre il titolo 3 lo faccio rosso e grande Y”. Titolo 1 è più importante del Titolo 2 e un testo di un post deve essere incluso in un elemento paragrafo: quindi se il template che usate ha un Titolo 5 tanto bellino, resistete all’impulso di usarlo per tutto il testo, è proprio sbagliato!

Anche le liste sono importanti: sia per la leggibilità che per i motori di ricerca, quindi abituatevi a usarle (ci sono gli appositi tastini nell’editor di testo) invece di scrivere “1.” o “-“.

Formattazione in WordPress

Se avete un po’ di dimestichezza con il codice CSS, o lavorate con qualcuno che ce l’ha, potete creare delle classi con colori, dimensioni, font diversi ed usarle per ottenere effetti grafici: ma non confondete HTML e CSS. Il primo determina la struttura del contenuto e “dice cose” ai motori di ricerca, i secondi sono il belletto che si mette tra la sorgente del browser e i nostri occhi.

Anche questa è una cosa semplice da attuare: basta smetterla di pastrocchiare con le opzioni di WordPress e Blogger! Limitatevi a scrivere i post e poi formattare usando i Titoli per evidenziare delle frasi che volete che Google rilevi come importanti, usate liste, grassetto, corsivi per migliorare la leggibilità e anche qui evitate di cadere nella trappola di usare 10 formati diversi nel post…

In Blogger non si parla di Titoli ma di Intestazioni e si usano solo Titolo 2, 3 e 4 (perché? Non so, io faccio finta che Blogger non esista...)
In Blogger non si parla di Titoli ma di Intestazioni e si usano solo Titolo 2, 3 e 4 (perché? Non so, io faccio finta che Blogger non esista…)

Queste sono 3 cose semplici da attuare, per le quali non è necessario conoscere il codice, ma che possono da subito migliorare l’aspetto e l’usabilità del sito: poi venite a raccontarmi come è andata?

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