Una cosa che accomuna business plan, personal branding, marketing e creazione siti è una chiara definizione di noi stessi come professionisti (e poi del cliente ideale e della soluzione che gli proponiamo e di tutto ciò parleremo nel mese di maggio).
A meno che voi non stiate scrivendo la vostra autobiografia, il testo “Chi sono” non deve essere autoreferenziale, ma deve tenere presente lettori e potenziali clienti.
Abbiamo anche detto che vogliamo creare coinvolgimento, quindi, se siete freelance e magari in ambito creativo, alla gente difficilmente interesserà leggere cosa avete fatto all’università 15 anni fa (per quello potete mettere un link al vostro profilo LinkedIn):
Al cliente interessa leggere chi siete voi in relazione a un problema che lui ha e poi non gli dispiace saperne un po’ di più.
Ecco 6 cose da scrivere e mettere nella vostra about page:
- il vostro nome. Vi sembrerà una banalità ma se siete una wedding planner e il vostro sito si chiama Bridezilla No More dovete anche dirmi che vi chiamate Maria Rossi;
- la vostra foto. Voglio lavorare con voi e voglio sapere come siete fatti. Così, anche se ci parliamo solo via Skype o mail, “so” con chi sto parlando;
- i vostri valori. Soprattutto quando ci si rapporta tra freelance è bello condividere dei valori. Non sto parlano di chiesa, stato, famiglia, ma di un milieu all’interno del quale muoversi: potrebbe essere la vostra mission o una citazione che vi accompagna da una vita. Potreste aggiungere un paragrafo esplicativo (breve!) in cui dite come siete arrivati a fare quello che fate (come l’avvocato votato alla causa dei diritti d’autore). Insomma dosare professionalità e personalità per far emergere come Maria Rossi è diventata Bridezilla No More;
- a chi vi rivolgete. Su questo argomento potrei spendere centinaia di parole e ci farò un articolo a parte, ma intanto vi basti sapere che non vi rivolgete a tutti. O meglio tutti vi possono leggere ma voi mentre scrivete pensate a una persona in particolare.
- quale problema risolvete a quella persona. E qui torniamo a quanto scritto sopra, l’about page di un professionale non è un esercizio solipsistico, è un altro tassello che compone il quadro che convincerà, si spera, il lettore a diventare cliente.
- i vostri contatti. Se avete una pagina apposita, fate un link a quella, se no aggiungeteli al fondo della pagina about. Mail e social, e potreste anche prendere in considerazione una casella postale o un servizio di segreteria telefonica virtuale.
Poi da qui potete aggiungere altre informazioni tra il serio e il faceto ma sempre ricordandovi che state scrivendo per chi legge!
- “Parti da qui”. I 5 post più letti o quelli che mettono in evidenza la vostra professionalità.
- Film preferiti. Why not?
- Newsletter.
- Galleria di lavori.
- Galleria di vostre foto al lavoro.
Capito l’andazzo, no?
Io riscrivo la mia pagina About continuamente, per riflettere i cambiamenti personali e professionali negli anni.
E voi? Quando avete aggiornato la vostra pagina About?
Ciao Francesca complimenti per l’immediatezza di ciò che scrivi … ti seguo da qualche tempo e intanto ho semplicemente una ‘semplicissima’ pagina con il mio nome e cognome su aperta nel 2012 solo per far parte di un gruppo …. vediamo un po’ gli sviluppi futuri …. intanto continuo a leggerti piacevolmente!
Grazie Nadia!!
L’importante è partire, a crescere si fa sempre in tempo… in bocca al lupo!
partendo dal presupposto che il mio non è un sito di lavoro ma blog, la mia about page è proprio base base: nome e foto ci sono, epoi solo una lista di contatti! però ce le metto, eh!
Brava! Io la rivedo ogni anno ma sento che ora dovrei fare una grande revisione.