Intervista Cinguetta – Luca Vergano

Proseguiamo la serie di interviste con Luca Vergano aka @lucavergano, mio amico di gioventù, ex uomo in pantaloni corti (mia mamma se lo ricorda sotto la neve con i bragonzi), ex compagno di scappate a El Paso a vedere concerti punk, ora Strategy Director per una multinazionale della comunicazione (quindi mamme, sappiate che nonostante i bragonzi e i concerti punk poi si cresce…). Eccolo qui!

Twitter visto da uno di quelli che lavora per interrompere i vostri film. O i vostri video su YouTube. Tanto siamo tutti digitali.

Chi sei?

Luca Vergano, expat, polemico tipo Waldorf & Statler (per chi si ricorda il Muppet Show), sensibile al fascino del cinismo di Louis CK.

Di cosa ti occupi?

Sono European Strategy Director in una multinazionale della comunicazione. Cerco di fare pubblicità interessante per chi ha voglia di ascoltare i brand di cui mi occupo.

Cos’è Twitter per uno Strategy Director?

Un blob rumoroso e spesso indecifrabile. Quindi affascinante.

Quando ti sei innamorato di questa piattaforma?

Mai. È uno strumento. Lo uso, ma è come un frigorifero: non avessi quello che ho ne avrei uno diverso. E i pomodori starebbero ugualmente al freddo.

Pro

La sintesi.

Contro

La superficialità, spesso. Non per limiti tecnici, ma per limiti umani.

Perla di saggezza per newbies

Ogni primavera fare pulizia dei profili inutili. E fregatevene del Klout.

Dove possiamo trovarti

Sito: www.lucavergano.com

Twitter: @lucavergano

LucaVergano

Luca Vive e lavora a Parigi dove si occupa di strategie di comunicazione e innovazione per TBWA. Collabora con i Master in Branding e Comunicazione delle Università Bocconi e Paris Dauphine.

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