Approfondimento Bio

Per oggi avevo in programma un post diverso, ma questo tweet mi ha fatto rivedere leggermente i miei piani:

Dunque Teresa, come il 90% delle persone che frequento assiduamente online, non l’ho mai conosciuta in carne ed ossa, ma è parecchio che la tampino quindi mi sono fatta un’idea del suo universo:

  • Ha un blog molto, molto interessante, dove scrive, con uguale competenza e passione, di moda, cinema, trucco, nail art, società. Praticamente un magazine autogestito! http://superqueen.wordpress.com/
  • Ha un account su Instagram dove pubblica, tra le altre cose, i suoi esperimenti con smalti di ogni colore e genere: http://instagram.com/born_unicorn
  • Ha scritto per The Harlow e Vogue Italian Website (l’elenco completo lo trovate sul suo blog)
  • Fa uno dei mestieri più duri e meritori dell’universo, l’insegnante!!!

Come scrivere una bio così? Certo non è facile… e allora Teresa scrive “Born Unicorn”. Che a me piace da matti perché ora che sono immersa nel suo mondo so che è vero!!!

Ma su Twitter vogliamo tutti di più perché siamo voyeur, curiosi di sapere cosa fanno gli altri e anche perché siamo ipercinetici, dedichiamo pochi secondi a trangugiare e divorare le informazioni e spesso non leggiamo neppure i primi 2 tweet che appaiono quando si va a vedere il profilo di qualcuno.

Lasciare Born Unicorn potrebbe essere una strategia, un modo per scremare i followers (scuola “pochi, ma buoni”). Ma se invece è uno scoglio secondo me si deve fare un esercizio di coaching e ci si può basare su quello che propone Alexandra Franzen chiamato Magnetic Clarity, che ricevete se vi iscrivete alla sua newsletter. **Aggiornamento 2015: il file non si riceve più iscrivendosi alla newsletter, ma facendo una ricerca su Google trovate dei file che non posto direttamente perché evito l’hard-linking**

Senza tradurre punto per punto l’idea è prendersi un foglietto o aprire un foglio Word e iniziare a scrivere:

  • tutte le vostre passioni, vale tutto
  • tutte le vostre competenze, anche qui vale tutto
  • dati anagrafici “universali” (il vostro posto nel mondo, decennio di età, mariti, mogli, amanti, figli, nonni, nipoti, segno zodiacale tutto!!!!)

Ne verrà fuori un’insalata russa che neanche nei migliori ristoranti delle Langhe… ora è il momento di reinterpretarla in versione cucina molecolare e ridurre all’osso.

  • 1, massimo 2 passioni
  • 1, massimo 2 competenze
  • 1, massimo 2 dati anagrafici che vi descrivono al meglio e sono funzionali all’immagine che presentate

Voilà, la bio è servita!

Senza falsa modestia, io sono molto fiera della mia. Ci ho messo qualche mese ad arrivare ad un risultato soddisfacente, ma oggi mi ritrovo perfettamente nei miei 160 caratteri.

E voi? Siete contenti della vostra bio o sentite che c’è ancora da limare? Se avete bisogno dell’aiuto della Colonia postate nei commenti e cuciniamo insieme!

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